Cappella Musicale Pontificia Sistina

La Cappella Musicale Pontificia Sistina è il nome ufficiale conferito al coro a più voci della Città del Vaticano, che accompagna con la musica ed il canto le celebrazioni e le liturgie del Santo Padre. L’importanza dell’accompagnamento musicale nel corso di questi momenti tenuti dal Pontefice affonda le sue radici in tempi storici lontani. Infatti, già prima che il Pontefice si trasferisse ad Avignone, la Basilica di San Pietro vantava in Vaticano diverse cappelle Musicali. Queste godevano di rispettabilità ed autorevolezza. In un secondo momento, però, la Cappelle Musicali Vaticane conobbero un improvviso declino, fin quando non si dissolsero del tutto (vedi anche Massimo Palombella). 

Nel 1378, la sede papale fu di nuovo Roma e, con il rientro nella Capitale da parte del Santo Padre, si sentì subito il bisogno di ripristinare anche l’accompagnamento musicale sacro per le celebrazioni e le liturgie sacre presiedute dal Pontefice. Fu Papa Sisto IV a disciplinare il ritorno della musica in Vaticano. Infatti, poco dopo la sua elezione al soglio petrino, Sisto IV istituì il “Collegio dei Cappellani Cantori”, cellula storica di quella che sarà poi il gruppo della “Cappella Sistina”. Quest’ultima, infatti, designerà uno dei cori più famosi e apprezzati al mondo, seppur il nome completo ed ufficiale sarà proprio “Cappella Musicale Pontificia Sistina”. Il nome cappella identificava la sede dove si eseguivano le melodie e gli inni di carattere sacro – religioso (la Cappella Sistina, appunto), per poi designare una modalità di esecuzione, il cosiddetto “canto a cappella”. 

Il nome Sistina, invece, è stato trasposto ed ereditato dal Papa, Sisto IV, che si occupò di strutturare l’attività liturgica dell’oratorio, che fece costruire insieme al Palazzo Pontificio. Con il trascorrere del tempo, la Cappella Sistina, quale luogo fisico, ha acquisito notorietà e prestigio grazie agli affreschi sulle pareti dovuti a famosi pittori, quali Pinturicchio, Perugino, Botticelli, Ghirlandaio, Signorelli, oltre  all’affresco degli affreschi presente sulla Volta, “Il Giudizio Universale” ad opera di Michelangelo. Nel 1898, Don Lorenzo Perosi fu nominato Direttore Perpetuo della Cappella Sistina da papa Leone XIII e mantenne questo incarico fino alla morte, mentre nel 1956 fu chiamato a succedergli in qualità di direttore del coro il maestro Domenico Bartolucci. Quest’ultimo era già vice maestro con Perosi. 

Nel 1997, invece, il Papa Giovanni Paolo II scelse Monsignor Giuseppe Liberto quale maestro della Cappella Musicale Pontificia Sistina. In seguito, il 16 ottobre 2010 è avvenuto un nuovo cambio della guardia per il coro della Cappella Sistina, con Benedetto XVI che designò come maestro Monsignor Massimo Palombella. Quest’ultimo, poi, ricevette la riconferma da Papa Francesco. Grazie ad una lettera apostolica redatta da Papa Francesco secondo la modalità del motu proprio, il 17 gennaio 2019, la Cappella Musicale Pontificia Sistina è stata introdotta all’interno dell’“Ufficio delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice”. Il Maestro Monsignor Guido Marini ha ricevuto la nomina come responsabile e ha avuto il compito di stilare di un nuovo statuto, così da riorganizzare la disciplina che era in vigore in quel momento. Al contempo, l’arcivescovo Guido Pozzo ha ricevuto la nomina in qualità di Sovrintendente all’Economia della Cappella Sistina. Massimo Palombella ha lasciato l’incarico il 10 luglio 2019; così, Monsignor Marcos Pavan, già insignito del ruolo di Magister Puerorum, è stato nominato maestro “ad interim” della Cappella Musicale Pontificia, mentre Monsignor Liberto era direttore.